Una scala per le fragole

di Carla Antonini

Adattamento teatrale e drammaturgia di:
Mauro Caminati, Mauro Mozzani, Samantha Oldani
con Mauro Caminati e Samantha Oldani
dramaturg Mauro Mozzani
sound Giancarlo Boselli
comunicazione Graziella Rimondi
fotografie Serena Groppelli

Una produzione
Manicomics Teatro e Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Piacenza
In collaborazione con
Comune di Piacenza
Provincia di Piacenza

“Mi chiamo Ada Levi.
Sono ebrea.
Sì.
Ma sono pazza,
da un anno,
e perciò sono qui,
in questo manicomio di campagna!”

Una scala per le fragole racconta la storia di Ada Levi, ebrea della provincia di Piacenza che per evitare la deportazione in campo di concentramento, nell’aprile del 1944 si finge pazza e si fa internare in manicomio.
A farle compagnia, oltre ad Emilio, il guardiano del manicomio, ci sono i fantasmi e le storie di tutti coloro che sono scomparsi nella furia della guerra e nella follia nazi-fascista: il marito, i vicini di casa, parenti ed amici.
Dal suo isolamento alla ricerca di salvezza ci giunge l’eco del dolore e delle voci di coloro che hanno subito l’ingiustizia delle leggi razziali, viaggiando sui treni della morte e soffocando l’angoscia nei campi di sterminio, mentre lei cerca di rimanere in bilico tra sanità e pazzia, tra vita e morte, tra salvezza e condanna, capendo come la follia che alberga tra le mura del manicomio in cui vive sia nulla rispetto a quella che ha invaso il mondo che la circonda.

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