Bicistaffetta partigiana 2014

La prima tappa della bicistaffetta partigiana organizzata dall’associazione Velolento in collaborazione con l’Isrec di Piacenza, giunta quest’anno alla sua decima edizione e divisa in sei tappe in luoghi legati all’esperienza resistenziale piacentina, parte da Piacenza per arrivare a Monticelli d’Ongina dove si svolgerà le cerimonia in ricordo del partigiano “Orsi” Antonio Carini.

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La seconda tappa della bicistaffetta (50 Km) arriverà a Monticello di Gazzola, luogo della battaglia consumatosi il 16 aprile del 1945. Nella notte del 16 aprile, contando sull’effetto sorpresa, circa trecento nazifascisti circondarono ed attaccarono il presidio di 32 partigiani insediati nel castello di Monticello. Questi però reagirono prontamente con le armi e, appostati nel campanile e nelle torri del castello, riuscirono a tener testa fino al mattino all’intenso fuoco degli assedianti, che disponevano anche di potenti mitragliatrici e di mortai piazzati sul monte Pillerone. Ai 32 assediati arrivarono finalmente in aiuto da Monteventano, avvertiti dal fragore della battaglia, altri partigiani guidati dal Valoroso. Le milizie nazi-fasciste prese dal panico si diedero allora disordinatamente alla fuga, lasciando sul campo numerosi morti e feriti. La battaglia costò però cinque caduti anche ai partigiani. Il giovane e intrepido comandante Lino Vescovi detto il Valoroso, di Monticelli d’Ongina; il comandante Gino Cerri, di Piacenza e altri tre combattenti: Carlo Ciceri di Castel S. Giovanni, Aldo Passerini di Rivergaro e “Nestore”, uno slavo  di cui si conosce solo il nome di battaglia.

 


La terza tappa della bicistaffetta partigiana ha come meta la visita al Museo della Resistenza di Sperongia.

Visita il sito del museo http://www.resistenzapiacenza.it/

 


La quarta tappa condurrà i partecipanti alla bicistaffetta a Pertuso, ripercorrendo i luoghi del grande rastrellamento estivo del 1944: Bettola, Farini, Ferriere, Rompeggio. A Pertuso di Ferriere una quarantina di combattenti sono fatti prigionieri, la metà vengono giustiziati con un colpo alla nuca in località Rio Farnese di Bettola, gli altri arrestati e fatti sparire.

 


La quinta tappa della bicistaffetta (70 km) condurrà i ciclisti alla Rocca d’Olgisio, facendo sosta a Costa di Casaliggio per una visita al cippo dei partigiani e a Strà di Nibbiano dove si consumò un traumatico eccidio di civili da parte delle forze nazifasciste. Il 26 luglio 1944 il partigiano Giovanni Lazzetti detto “Ballonaio” e la sua celebre squadra volante compiono un’azione particolarmente importante, riuscendo a sottrarre alla caserma di Sant’Anna, sede della GNR, 800 fucili. Il colpo indispone tedeschi e fascisti che decidono di compiere un attacco in Valtidone, a Rocca D’Olgisio, e che, una volta respinti, raggiungono il vicino paese di Strà, dove uccidono per rappresaglia 9 civili.

 


L’ultima tappa della bicistaffetta, 60 km, condurrà i partecipanti a Peli di Coli, luogo di sepooltura di Emilio Canzi e luogo di formazione della prima cellula partigiana del piacentino. Il CLN locale si occupò innanzitutto di individuare una località isolata, Peli di Coli, che fungesse da base operativa in montagna. Lì il giovane parroco Giovanni Bruschi, profondamente convinto della causa antifascista, diede rifugio a Emilio Canzi, al quale venne assegnato il ruolo di responsabile militare: Peli costituisce così uno dei nuclei principali del nascente movimento partigiano.