Storia del tempo presente. Edizione 2016

CORSO DI FORMAZIONE per docenti di ogni ordine e grado

Incontri:

  1. 26 ottobre 2016, h. 15,00-18,00 – Aula Magna SMS “Italo Calvino”, sede di Via Boscarelli n. 23 – Piacenza

Antonio Brusa (Università di Bari),

Perché e come insegnare la contemporaneità

  1. 17 novembre 2016, h. 15,00-18,00 – Aula 115 ISII “G. Marconi”, via IV Novembre 122 – Piacenza

Dario Fabbri (Limes),

Dalla guerra fredda al nuovo disordine mondiale

  1. 23 novembre 2016, h. 15,00-18,00 – Aula 115 ISII “G. Marconi”, via IV Novembre 122, Piacenza

Francesco Filippi (Fondazione Museo storico del Trentino),

Mafia e/è Storia? Spunti e percorsi didattici per una storia della criminalità organizzata in Italia

  1. 30 novembre 2016 – , h. 15,00-18,00 – Aula 115 ISII “G. Marconi”, via IV Novembre 122, Piacenza

Giacomo Vaciago (Università Cattolica del Sacro Cuore),

Cosa è indispensabile sapere delle attuali dinamiche economiche. Genesi e sviluppo delle grandi trasformazioni/crisi economiche (1929, 1973, 2008) nella storia contemporanea

  1. 13 dicembre 2016, h. 15,00-18,00 – Aula 115 ISII “G. Marconi”, via IV Novembre 122, Piacenza

Giovanni De Luna (Università di Torino),

La figura del soldato: continuità tematiche e discontinuità storiche a cavallo del nuovo Millennio

Elaborazioni multimediali delle classi aderenti al progetto:

5.1. Laura Chiozza (ISII “G. Marconi”, Piacenza), ArmataMENTE. Dalla trincea al drone. Tecnologie al servizio della guerra.

Un sito web e un puzzle virtuale, costruiti in condivisione in rete da quattro classi di quattro diverse città italiane sulla base di documenti storici provenienti da archivi digitali validati.

5.2. Cristina Bonelli e Valeria Caponetti (Licei “M. Gioia” e “L. Respighi”), Corpi mortali: il kamikaze, tra ‘900 e post ‘900, nel linguaggio del graphic novel.

Tre classi di scuole diverse si sono interrogati sulla figura del kamikaze e, in un laboratorio storico di scrittura e disegno, si sono cimentati nella costruzione di una storia fatta di riflessione e di immaginazione.

5.3. Rossella Groppi (Liceo artistico “Bruno Cassinari”), Like a toy soldier. I bambini soldato nelle guerre asimmetriche di oggi.

Un e-book costruito con una classe del liceo A.Passoni di Torino sulla base di resoconti autobiografici e materiali audiovisivi reperiti in rete.


incontro conclusivo con Guido Crainz, Storia della Repubblica. L’Italia dalla Liberazione ad oggi (Donzelli, 2016), presentazione dell’opera, ore 17:30, Serra di Palazzo Ghizzoni Nasalli, via Roma 21, Piacenza

Premessa

“La storia molto contemporanea (la chiamiamo in questo modo per distinguerla dalla storia contemporanea tradizionale) è quella che caratterizza i tempi in cui viviamo. Perciò stesso, si presenta alla nostra coscienza come la storia che conosciamo meglio. La vediamo ogni giorno. È la nostra storia. Al tempo stesso, è la storia più problematica, quella che genera le maggiori angosce e nella quale si aprono i dibattiti più coinvolgenti. La storia degli odi e delle passioni. Delle scelte che vorremmo e di quelle che invece si effettuano. Questi sono i principali motivi culturali, che allontanano il docente dalla trattazione di questi temi.

A tali motivi, ovviamente, bisogna aggiungere quelli scolastici, del tempo che manca, sia perché si è agli sgoccioli della programmazione, sia perché incombono gli esami (di terza media o di quinta superiore). Motivi solo apparentemente tecnici, perché coinvolgono anch’essi le modalità con le quali il docente concepisce la storia e il suo insegnamento, e, conseguentemente, stende il suo progetto formativo.

È così che gli ultimi decenni di storia sono praticamente inevasi dalla scuola.

Comprendono tutta la storia dell’Italia repubblicana, la guerra fredda e la fine del mondo bipolare, la fine dell’industrializzazione classica e l’avvento della società globalizzata. Non è poco. Ma, quello che deve preoccupare il docente, non è la quantità dei problemi e dei fatti che viene esclusa dall’insegnamento. È invece, il fatto che l’ignoranza scolastica coincide con l’ignoranza tout court dei processi che viviamo. E questo è un insulto gravissimo alla formazione civile degli abitanti di questo paese.

La “qualità” e l’importanza di ciò che non sappiamo, dunque, è straordinaria. Sia dal punto di vista scientifico che da quello didattico. Essa ci propone una sfida difficile, alla quale ormai non ci possiamo più sottrarre”.

(Antonio Brusa)

 

Le parole del prof. Brusa bene illustrano lo spirito che anima la progettazione del presente corso. Esso intende avviare un percorso di riflessione su come, a scuola, si possa assumere un problema del presente facendone un “oggetto storico”, esaminato con il rigore metodologico che caratterizza la disciplina – storiografia e certificazione delle fonti – e con gli strumenti di narrazione dell’era multimediale e digitale in cui in particolare i nostri studenti sono immersi molto spesso senza le necessarie competenze di “navigazione” e di uso critico.

Strutturato in un primo incontro di carattere introduttivo e didattico, il corso si svilupperà con altri tre appuntamenti su temi di storia mondiale e di storia italiana, per tornare alla fine a riflettere sulla guerra, anche attraverso la sua rappresentazione multimediale e digitale, esaminata ed esemplificata con la presentazione di tre prodotti di laboratorio di classe, svolti nell’a.s. 2015/2016.

  • La frequenza agli incontri del Corso, aperto a tutti i docenti e formatori tramite pagamento di una quota di iscrizione (euro 10,00 per il singolo incontro; euro 30,00 per tutti i 5 incontri), avviene tramite iscrizione (effettuabile anche nelle date degli incontri) su apposita scheda inviata alla mailing list dell’Isrec e a tutte le scuole della Provincia di Piacenza.
  • Essendo l’Isrec un’“istituzione per sé accreditata” dal Miur anche per il presente anno scolastico, “i docenti che partecipano all’attività di formazione … possono richiedere l’esonero dal servizio, secondo le disposizioni vigenti… ciascun docente può utilizzare il bonus annuale di euro 500,00 consentito dalla Carta del docente… (Legge 107/2015, art. 1, comma 121)”.
  • Sarà premura dell’Istituto storico dettagliare il Corso in oggetto e le altre iniziative proposte in modo tale che gli attestati di formazione rispettino i “Criteri applicativi” dell’USR Emilia Romagna, in particolare l’effettuazione di almeno 20 ore di formazione certificati, comprendenti sia le lezioni frontali, sia i crediti formativi per la rielaborazione ai fini della mediazione didattica.